Claudio Palmieri Blog House

Non avendo tempo per aggiornare il mio sito, per complicarmi la vita, ho creato un mio blog.

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Località: Lugano, Switzerland

giovedì, settembre 21, 2006

Amo gli anonimi

Mi piacciono gli anonimi,

mi piacciono perchè hanno il coraggio delle loro azioni e manifestatno a tutti i loro pensieri con una firma chiara e netta: anonimo. Cosi' essi sottoscrivono cio' che pensano con forza e risoluzione. Per questo voglio pubblicare cosa mi ha scritto uno di loro:
"Navigavo per cercare novità sugli splendidi scritti di Bambaren ed ho trovato per caso un tuo commento su un suo libro di un po di anni fa.. mi chiedevo perchè ne parlassi così male.. ma ora che ho letto un po di te capisco.. hai capito ben poco di lui e della vita.. caro "ingegnere".. prima di parlare guardati un po in torno e vedi se davvero le sue parole non sono efficaci.. quello che davvero non riesci a mandare giù di Bambaren, non sono i fatti strani che lui racconta ma è la sua genialità nel dire cose che forse le vorresti dire tu e non ci riesci (ovviamente..)"

Sono due le cose che mi piacciono di piu' di questo pensiero e sono due parole:
"ingegnere" scritto cosi' tra virgolette
(ovviamente) scritto tra parentesi
virgolette e parentesi che esprimono un disprezzo, se non un disgusto, entrambi coraggiosamente firmati.
Ebbene, caro/a Anonimo/a quando ho scritto il mio pensiero su Bambaren l'ho firmato e, dico di piu', rinnovo la mia firma e le idee che mi hanno portato a scrivere cio' che ho detto (anche qui).
Inoltre mi permetta di obiettare quando sostiene "hai capito ben poco di lui e della vita": riconosco giusta la seconda parte, errata la prima. Della vita ho capito poco e ogni giorno mi accorgo di quanto sono ignorante, ma del fatto che Bambaren, almeno per uno dei suoi scritti, abbia genialmente sfiorato l'onda del plagio e di come in tutti i suoi scritti si usino sentimenti "fast food" sono a tutt'oggi ancora convinto.
Caro/a Anonimo/a, ha voglia di leggere qualcosa di originalmente geniale e che possa darLe quei sentimenti di prima mano? Allora, da un "ingegnere" con la passione della lettura che (ovviamente) e senza falsa modestia, rimane un ignorante, accetti qualche consiglio; provi a leggere:

"Il gabbiano Jonathan Livingston" di Richard Bach,
"Il piccolo Principe" di Saint Exupery
"Il buio oltre la siepe" di Harper Lee
"Il signore delle mosche" di William Goldin
"Cuore di tenebra" di Joseph Conrad
"La casa degli spiriti" di Isabel Allende

Questi sono solo alcuni romanzi di facile lettura dove troverà idee geniali (alcune usate pari pari da altri autori) e potrà accostarsi a quei sentimenti che Bambaren svende, in modo molto piu' profondo e piu' vicino alla vita vera di quanto possa fare con un qualsiasi manualetto su "come vivere la vita".

E a questo punto mi permetto il lusso di concludere questa mia con una frase di Gesualdo Bufalino corredata da un mio brevissimo poscritto:
"...certo è che senza libri non sarei riuscito a farmi da individuo creatura plurale, da pezzetto d'uomo uomo intero. Da essi ho imparato sentimenti e ironie, miscredenze e credenze che non avrei mai concepito da solo."
P.S. sono convinto che dicendo libri Bufalino intendesse buoni libri.

Cordilità.

Claudio Palmieri